Shure SRH840 Professional Monitoring Headphones (Black)
- SRH840 Professional Monitoring Headphones feature a precisely tailored frequency response that delivers rich bass, clear mid-range and extended highs
- Optimized for studio recording and critical listening
Original price was: ₹16,800.₹15,999Current price is: ₹15,999.
Shure SRH840 Professional Monitoring Headphones (Black) Prices
Price History
Description
Additional information
Specification: Shure SRH840 Professional Monitoring Headphones (Black)
|
Abhishek Roy –
It is way better than the m50x. How?
1. No sibilance.
2. Better built quality, with far better earpads.
3. Mids is the biggest difference between these and the m50x. Mids on these sound very rich.
4. Bass is punchy not boomy. Overall sound quality is much better than the m50x.
Now to the review. Lets start with the cons.
1. I do not like the way wire comes out of each ear cup, making it a disaster waiting to happen. Shure should have integrated the wire in the headband like audio technica has.
2. Weight. These do feel heavy but not uncomfortable. Weight is a good sign of built quality but for something we wear, weight is a con.
3. No straight 3.5mm short wire provided. You get a lenghty coiled wire but it is impractical to use while listening from daps or any other portable device.
4. Cheap carry bag. Its pleather and it won’t last forever.
Pros-
1. Sound quality. You can check out “Z Reviews” on youtube, but in short , the sound quality is way above your average bose beats and even some sennheiser. I do have a HD 598 se and the shures outperform them by a huge margin. I’m doubtful about these outperforming the hd650 though (but the 650s costs 35k). These do sound exceptionally good. My audio source is mostly the fiio x1 2nd gen dap. And I usually listen to audio cd rips in lossless formats. As the impedance is not that much you can use these with your smartphone as well (i would recommend using lossless files though).These also sound great with iphone’s music.
2. Built quality. Its mostly good quality plastic with the driver covers on each side being made of metal. It can take a fall or two but i would recommend you handle these well, especially the wires sticking out of the earcups.
Bottom line- If you are planninng on spending about 10k on good quality headphones then these should be the one, not the m50x. I don’t hate the m50x, but they are not worth the money with their awful earpads, built quality and sibilant sound quality.
P.S. I’m using these with brainwavz earpads, you can check out that review through my profile.
Abhishek Roy –
CUFFIE SHURE SRH840:SPECIFICHE TECNICHE CHE SERVONO A POCO
Tipo Trasduttore: Dinamico, magnete al neodimio
Dimensione del driver: 40 mm
Sensibilità: 102 dB SPL/mW
Impedenza: 44 Ω
Massima potenza in ingresso: 1000 mW
Gamma di Frequenza: 5 Hz – 25 kHz
Peso netto (senza cavo): 365 g
Lunghezza Cavo: 3 m
Tipo di Cavo: Staccabile, a spirale
Spina: Mini-jack stereo da 3,5 mm placcato in oro
Made in China/130€ (Marzo 2019)
LE CUFFIE SHURE E L’IMPIANTO DI ASCOLTO
Amplificatore Marantz PM 6006, lettore CD Marantz 6005, diffusori da scaffale Chario Syntar 516 R 89 dB, i Mac, player digitale Audirvana Plus, streaming attraverso TIDAL ed ascolto in FLAC (Free Lossless Audio Codec: 16 bit/44,1 KHz), Cuffie chiuse Shure SRH840, cavi di segnale Van den Hul MC D 300 MK III Hybrid in alternativa all’Audioquest Golden Gate RCA da 1 mt, cavi di potenza Van den Hul CS-122 Hybrid da 3 mt, cavi di alimentazione SB3 di Audiocostruzioni, stabilizzatore di tensione Vultech GS-1000 AVR.
CONSIDERAZIONI PERSONALI
Ho comprato le cuffie chiuse della Shure per due motivi: perchè da sempre i miei auricolari sono della stessa marca (marchio americano oggi costruito in Cina) e perché una volta tanto ho creduto ad una recensione – quella di Sarah – che ne consiglia l’acquisto a chi non ha paura per la propria messa in piega. Nonostante il peso – 365 grammi – mi sono abituato facilmente a queste cuffie. Molti audiofili vi parlerebbero di impedenza, gamma di frequenza, trasduttori etc, io – pur appartenendo a quella schiera di “audiofili impenitenti” – non vi parlerò di tutto questo per il semplice fatto che una impedenza a 44 ohm ha significati diversi a seconda se trattasi di una cuffia da 100€ o 500€. Così pure per l’amplificazione: se è vero che le cuffie funzionano anche con l’iPhone ed il Mac, posso dirvi che la resa sonora migliora al crescere del valore dell’ amplificazione. Questo è ovvio mi direte, ma vale la pena sottolineare “l’ovvio spesso dimenticato”. Quindi: sono cuffie da 130 € che valgono tutti soldi che costano e che non hanno nessuna particolare coloritura ma tendono ad una resa neutra, ad un equilibrio tonale caratterizzato da una gamma bassa che io definirei “elegante”. Insomma, sono cuffie monitor adatte a coloro i quali hanno una “visone realistica” e non mistificata della riproduzione sonora, ovvero non adatte a chi è abituato a bassi “gonfi e sovrappeso” o ascoltano la musica solo in MP3. Tant’è che uno dei primi dischi ascoltati è stato IL CD della SONY CON la registrazione live del 1959 di Glenn Gould a Salisburgo, incisione per certi versi pessima ma ricordata per la grande interpretazione del pianista canadese. La cuffia restituisce tutta la bellezza delle “Goldberg”, ma anche i colpi di tosse provenienti dalla sala, il canticchiare in sottofondo di Glenn Gould ed il suono non eccelso del pianoforte. Il dettaglio c’è, ma alla giusta distanza. Non c’è differenza tra l’ascolto in cuffia e quello attraverso i diffusori Chario 516 R piazzati come “minitor” sulla mia scrivania, e quando noto qualche piccola differenza, questa è a vantaggio delle cuffie. Insomma le cuffie sembrano rispettare l’impostazione sonora del mio piccolo impianto da scrivania. L’ascolto è avvenuto con le cuffie inserite nell’uscita dell’amplificatore ed utilizzando di volta in volta CD – ed il Marantz 6005 – o brani FLAC da Tidal ed Audirvana Plus.
Tralascio di raccontarvi delle decine di dischi ascoltati negli ulti giorni perchè mi è bastato ascoltare la sesta di Mahler (Currentzis/Sony 2018) e la quinta di Shostakovych ( Bernstein 1959/Sony) per convincermi di quanto buone sono queste cuffie. Se un sistema di diffusione “ad alta fedeltà” è capace di riprodurre correttamente le sinfonie citate allora sarà in grado di riprodurre al meglio tutta la musica del mondo ( rock, pop, jazz, etc). Lascio a voi comprenderne il perché! A margine l’elenco dei dischi ascoltati – in parte o totalmente –nell’ultima settimana, ascolto favorito da una tardiva influenza che mi ha tenuto chiuso in casa. Così, se volete, se siete curiosi, potete farvi una idea dei miei gusti musicali e immaginarvi che cosa sono queste cuffie.
Il gioco del “recensore di turno” non può finire se non prima di avervi detto qualcosa sulla qualità dell’oggetto. Si tratta di cuffie di buona qualità e sebbene abbondi la plastica, la sensazione è quella di un oggetto curato nei minimi particolari. Si indossano facilmente, non infastidiscono anche dopo ore di ascolto, il peso è relativo per chi ama veramente la musica, ed il cavo si collega alle cuffie attraverso una chiusura luer-lock che ne impedisce un distacco accidentale. Nella confezione è contenuta una coppia di cuscinetti di ricambio ed un cavo a spirale lungo circa 3,5 metri, che dopo pochi giorni, per la sua invadenza ( sembrava un serpente) ho sostituito con altro cavo originale Shure (HPASCA 1) di 2,5 metri, rettilineo e della medesima qualità. C’è una piccola borsa (similpelle) utile per il trasporto e la conservazione delle cuffie.
In sintesi: cuffie monitor senza particolari enfasi con un soddisfacente equilibrio tonale ed una capacità di dettaglio sorprendente per il costo. Cuffie molto solide……e non credete a chi scrive che ci vorrebbe “qualche basso in più”!
Infine: 4 stelle e non 5 in quanto l’eccellenza è altrove, e per ottenerla, bisogna spendere molto di più di 130€. Sono cuffie che vanno bene per amplificatori fino a 1000€, dopo di chè credo bisogna salire di gamma per avvicinarsi alla eccellenza ( se mai esiste…..!)
I DISCHI ASCOLTATI (CD e/o FLAC)
1.Masquerade Suite/Kondrashin/Living Stereo/ADD-1958
2.Patricia Barber – Companion – FIM XRCD RECORDS – USA 1999
3.Shostakovich 5° Sinfonia – L. Bernstein NYP 1959 – Sony
4.MUSSORGSKY/“PICTURES AT AN EXHIBITION”/DECCA 1982 ASHKENAZY – PHILARMONIA ORCHESTRA – KIGSWAY HALL, LONDRA
5.J.S.BACH/Variazioni Goldberg/Glenn Gould – Registrazione Live, Salisburgo 1959 – SONY
6.RESPIGHI/Pines of Rome/Reiner/CSO/Living Stereo 1960
7.Stravinsky: Le Sacre du Printemps – G. Solti – DECCA 1974 (XRCD)
8.Mahler Sinfonia No.6 Musica Aeterna e Teodor Currentzis – Sony 2018
9.THE WEAVERS/Reunion at Carnegie Hall 1963/Analogue Productions
10.JAZZ AT THE PAWNSHOP/XRCD/ Live 1976/Fim-Propius
DREAM”/Enija Records 2000
11.Joachim Kuhn New Trio – Beauty e Truth – ACT 2016
12. Superpiano – Hyperion/Audio Records 2002
13. Eric Bibb/BLUES, BALLADS & WORK SONGS/Opus 3 Records
14.Monty Alexander/GOIN’YARD/AUDIO CD 20-BIT TELARC JAZZ 2001
15. Mussorgsky/Pictures at an exhibition/IVO POGORELICH/DG 1995
16.Patrizia Laquidaria – Para Voce Querido Cae – AR/Velut Luna 2001
17.MarcoZurzolo/MIGRANTI/Egea 2009
18.CHARLES LLOYD/MARIA FARANTOURI/Athens Concert/ECM 2011
19.B.Britten/The Young Person’s Guide to the Orchestra/Decca 1964
20.Paolo Fresu/Sonos’ e Memoria/ACT 2001
21. CHICK COREA – RENDEZVOUS IN NEW YORK – Stretch Records 2003
22.GUSTAV MAHLER – SINFONIA N0.3 . Claudio Abbado – Berliner Philarmoniker, Deutsche Grammophon (DG) 1999.
23.The Doors – Light my Fire – Versione rimasterizzata nel 1999
24. Acqualung – Jethro Tull – Versione rimasterizzata nel 1996
25.Sonny Rollins – Way Out West – XRCD/24 bit JVC Records
26.Buenos Aires Madrigal – Furio Zanasi/Ximena Biondo – MA Recordings 2002
27. Ferenc Snetberger. A.Jormin, J.Baron – Titok – ECM 2017
28.Anouar Brhaem, D.Holland – Blue Maqams – ECM 2017
29. The Jubilee Album – I.Rantala & M.Wollny – ACT Music – 2016
30.L.Mozdzer,I.Rantala, M.Wollny – Piano Night – ACT Music 2017
sergio –
Los he devuelto por el peso, tras un par de horas se nota. La calidad de sonido es escepcional, limpia, equilibrada, para mi, perfecta para edición profesional. Son comodos pero el peso es el que no convence.
Vincenzo –
A favor: muy buena calidad de sonido, capaz de reproducir un amplio espectro tonal, cosa que otros no pueden alcanzar. Se nota realmente que son americanos, y no están hechos en Taiwan o en China.
Trae unas almohadillas de repuesto. Tienen un tacto agradable.
En contra: Son unos auriculares algo pesados, pero es lógico: son grandes.
En verano te liberas de ellos cada hora, en invierno se deben llevar mucho mejor.
No me gusta el cable original tipo espiral que trae, no es lo mejor para unos auriculares, los hacen más pesados aún y recuerda al que tenían los teléfonos antiguos de casa. La solución fue comprar el cable liso original de Shure, que cuesta lo que unos auriculares básicos: 20 euros.
Volvería a comprarlos? Probablemente, pero recomiendo verlos en real antes de comprarlos. Algunas personas pueden encontrarlos excesivamente aparatosos.
Toto Olmos –
O som tem um ligeiro bump nos agudos mas é bastante neutro. Tem graves e médios muito confortáveis. São confortáveis quanto baste (não utilizo por mais de 3 horas seguidas). Obviamente, é preciso algum cuidado com o fio que transmite o som, tal como em qualquer auricular Shure. Pelo preço pago na altura (<90€) , foi uma excelente compra.
Vincenzo –
Lo primero lo primero.
-El audio: en cuanto sonido personalmente lo considero genial, con estos cascos re descubres la música en muchas ocasiones, yo personalmente suelo andar ecualizando el audio y responde muy bien a las ecualizaciones, es un sonido equilibrado, si te gustan unos buenos bajos no son tus auriculares, si quieres escuchar cada matiz de una canción de forma original son idóneos.
-Confort: aquí es donde pierde un poco, ¿son icomodos? depende de tus orejas, pero por lo general a la larga si, y no porque las almohadillas/pads sean malas, su material es bueno y cómodo, el problema es que hay poco espacio entre el driver y tu oído lo cual hace que el driver (ojo, no la almohadilla)el hueco que hay dentro de la almohadilla donde entra tu oreja, es como decirlo, las almohadillas son demasiado finas y hacen que el driver presione al oído y eso a la larga molesta bastante, supon que pones la almohadilla encima de la mesa, sola, bien pues su defecto es ser demasiado baja, fina y no cabe todo el oido.
-Calidad de construcción: se sienten bastante sólidos en la mano, a fin de cuentas no deja de ser plástico pero parece un plástico de buena calidad, los pads/almohadillas se pueden girar arriba y abajo 180º pero a los lados, bastante poco, lo suficiente para adaptarse al oído, el cable se ve de buena calidad, la di adema es cómoda.
-Cosas que no me han gustado en cuanto gustos personales:
El cable por no ser recto sino en espiral.
Las almohadillas que voy a cambiar por resultarme incomodas por lo antes mencionado, he de decir que cuesta encontrar almohadillas compatibles pero estas son las que me comprare por confort https://www.amazon.es/dp/B00MFDT894/ref=wl_it_dp_o_pC_nS_ttl?_encoding=UTF8&colid=40MUN5Y9R4VR&coliid=I1Q1WWVXSEHQ3Z&psc=1
El sistema que tiene de agrandar la di adema, esta bien porque esta enumerado para saber a que nivel lo notas mejor, pero no tiene un sistema de fijación mediante un click o enganche, simplemente se desliza, cierto es que hay que aplicar cierta medida de fuerza y no se ira ajustando con cada movimiento de cabeza, pero ami me gustaría que fuese mas solido/fijo y que cuando lo fijas en una posición asi se queda si o si y con estos no siempre es asi.
Conclusión: ¿merecen la pena? si no pagas mas de 150€ por ellos si, merecen la pena pese a sus inconvenientes, en mi opinion el audio que da compensa todo, yo personalmente uso https://www.amazon.es/Creative-Sound-Blaster-Audigy-ProStudio/dp/B00EO6X4XG/ref=sr_1_3?ie=UTF8&qid=1495369827&sr=8-3&keywords=sound+blaster+5.1 para darle salida al audio producto muy muy recomendable por 30e que me costo ami indiferentemente de lo que le conectes.